Mi trovo ad assaporare il quadro di un pittore nato in Germania, in Westfalia, o in Belgio a Berchem, intorno al 1598, che si stabilì ad Haarlem, in Olanda nel 1617; per tale motivo viene annoverato tra i pittori olandesi barocchi.
Il suo nome è Pieter Claesz.
In questa natura morta, come in tanti altri suoi lavori, la tavola è rappresentata perfettamente imbandita con in primo piano il o meglio la capostipite della cucina nazionale olandese: l’aringa. Affumicata, marinata o cruda sono solo alcuni dei modi con cui questo pesce “azzurro” pelagico della famiglia dei Clupeidae veniva e viene preparato e degustato.
La vulgata ci racconta che la diffusione e l’esportazione di questo pesce sia “esplosa” solo XIV° secolo, grazie a un pescatore, Willem Bueckelszoon, che iniziò a conservare il pesce utilizzando metodi quali l’ essiccazione e l’ affumicatura. Faccio un po’ fatica ad accettarlo perché sono metodi di conservazione decisamente “datati” ma poco importa, non devo confutare nulla, forse.
Per una buona ricetta di filetti di arringa al forno, Vi rimando a un sito di cucina