Le fonti più antiche attestano il consumo di alimenti dolci come il miele sin dalla metà del III millennio a.C e riguardano la Mesopotamia meridionale e la Siria. “Tracce di miele” sono presenti nei testi di Cancelleria di Ebla, nei documenti amministrativi di Lagash di epoca protodinastica e nei testi amministrativi di Ur.
Una difficoltà riscontrata dagli studiosi, però, riguarda l’interpretazione corretta del termine sumerico lal corrispondente all’accadico dispu che connoterebbe sia il miele vero e proprio che uno sciroppo dolce di datteri. Quello che aiuta nella corretta interpretazione, se presente, è il prezzo! Il miele aveva un valore decisamente maggiore rispetto allo sciroppo dolce, circa 300 volte superiore.
Il miele in Mesopotamia era alimento esotico e ricercato, destinato alle upperclass. Difficilmente l’apicoltura è stata attuata in Mesopotamia e si presuppone che il miele fosse importato dall’Egitto. La prima attestazione di miele prodotto “in casa” risale all VIII sec. a.C auto attribuita al governatore assiro Samas-re-usur che si vanta di aver importato per primo le habubitu (api).