Un menù di sette portate per raccontare le tradizioni culinarie che si spostano e si trasformano o i nuovi tabù alimentari che compaiono sulle tavole di popolazioni e civiltà in continuo movimento.
Ogni popolo, che si è mosso in passato per i motivi più disparati, portava con se le proprie abitudini alimentari e, venendo a contatto con altre civiltà, da una parte ne assorbiva di nuove, dall’altro imponeva le proprie, creando un risultato originale.
Le civiltà antiche sono state più permeabili di quanto si possa immaginare e più dinamiche di quanto si rammenti. Le linee di confine sono state sempre fluttuanti, soprattutto per gli scambi culturali e commerciali, alimenti compresi.
L’Esodo e l’Odissea sono due episodi letterari apparentemente distanti tra di loro. Distanza che si annulla per il periodo cronologico perché entrambi “gli episodi” vengono contestualizzati all’incirca nello stesso periodo; anche le aree geografiche interessante non sono così lontane: infatti, un’analisi più approfondita consente di far emergere dei punti di contatto insospettati.
Nel momento in cui in cui le tribù di Israele guidate da Mosè e Giosuè conquistarono una parte dei territori di Canaan, gruppi di Fenici abbandonarono quei territori per raggiungere e insediarsi lungo tutta la costa dell’Africa del Nord. I luoghi raccontati da Omero nell’Odissea, con ogni probabilità, erano i frutti dei racconti e delle conoscenze dei luoghi del bacino del Mediterraneo di mercanti e marinai. E ancora: tornando indietro nel tempo si scopre che Abramo, prima di partire alla ricerca della terra promessa, viveva in Mesopotamia negli stessi anni in cui è stata immortalata su tavolette d’argilla la più antica raccolta di ricette fino a oggi pervenutaci.
Tra racconti e degustazioni, un incredibile viaggio gastronomico nel passato in cui si mangia, si ascolta, si guarda, si chiacchiera e si mangia nuovamente.
Non c’è alcuna rievocazione storica, ma c’è il piacere di stare a tavola, scoprendo qualcosa di più sulle origini e gli sviluppi della nostra alimentazione, facendo cultura a tavola.
Foto di Davide Posenato
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