“Il frassino e il terebinto che oggi in Siria si chiama con il nome di pistacchi” (Ateneo, I Deipnosofisti. I dotti a banchetto. Libro XIV, 649d-e)
Togliere dai pistacchi la pellicina, sfregandoli fra le mani e poi tritateli quasi a polvere.
In una terrina, sbattere delle uova e aggiungere del miele per addolcire l’impasto le uova.
Aggiungete l’olio d’oliva, il latte e un pizzico di sale. Mescolare con un cucchiaio di legno, poi unire i pistacchi tritati, la farina e la levatina (vi ricordate, vero?).
Lavorare il tutto per una decina di minuti e trasferire in una teglia rotonda, imburrata e infarinata, e livellatene la superficie.
Fate cuocere la torta nel forno preriscaldato (180 gradi) per circa 40 minuti.